Descrizione
Marone in questi ultimi anni sta riscoprendo e investendo sul recupero della propria identità e delle proprie tradizioni. La nostra comunità sa offrire molto sotto il profilo culturale, storico, artistico, paesaggistico, enogastronomico, basti pensare alla presenza di più di 10 Chiese dislocate su tutto il suo territorio comunale, veri e propri scrigni d’arte che racchiudono tele e affreschi di importanti Artisti come: Giovanni e Pietro da Marone, Pompeo Ghitti, Ottavio Amigoni, Francesco Giugno, Antonio Gandino, Pietro Bagnatore, Giovanni Voltolini.
La contrada di Vello racchiude ben 3 edifici sacri: la Chiesa dei Morti del cimitero, la Parrocchiale di santa Eufemia e la Chiesa campestre della Visitazione. Marone era già abitato in epoca romana e ne sono testimonianza i resti di una antica villa risalente al I sec d.c. In epoca medioevale la popolazione si rifugia a monte insediandosi nelle borgate di Vesto, Pregasso, Collepiano e Ponzano che sono intersecate dalla Via Valeriana. Sfruttando l’acqua convogliata nei vasi Sestola, Ariolo e Bagnadore numerosi mulini caratterizzavano l’antica via che passando da Ponzano giungeva nella località Piazze, che avevano il compito non solo di macinare, ma anche di alimentari folli e lanifici. La stessa energia cinetica che all’inizio del novecento servirà anche per le prime turbine elettriche. Il nostro comune poi è sempre stato caratterizzato dall’industria estrattiva, a partire dalla terra follonica (argilla)
utilizzata nei lanifici, dalla produzione della calce, fino all’attuale lavorazione della dolomia. Il nostro territorio sa offrire anche tanta enogastronomia: come non ricordare il nostro ORO GIALLO l’olio extravergine d’oliva e DOP laghi lombardi, i nostri salumi con la tipica soppressa, il pesce di lago con la sardina o agone, i casoncelli e i capù piatti tipici delle nostre sagre. Numerose sono le possibilità di escursione lungo i tanti sentieri: l’antica Valeriana, la passeggiata a lago della Vello-Toline e le località montane “Croce di Marone”, o la Valle dell’Opol con il Santuario quattrocentesco della Madonna della Rota e per gli amanti della arrampicata sportiva le 12 falesie-palestre di roccia. Questa guida vuole offrire uno spaccato di questo grande patrimonio, partendo proprio dalle contrade che sono il vero cuore pulsante della nostra comunità. Questo vuole essere solo l’inizio di un progetto che ci deve portare alla piena valorizzazione della storia di Marone e delle sue tradizioni, consapevoli della identità e della cultura che caratterizzano da sempre la nostra millenaria comunità.