La strada dell'olio

La Strada dell’Olio è un itinerario di circa 13 chilometri all’interno del comune di Marone. Creato dall’amministrazione comunale nell’ottica della promozione del turismo sostenibile e della valorizzazione dei prodotti tipici locali, il percorso permette ai visitatori di scoprire le aziende produttrici di olio e fare degustazioni godendosi fantastici scorci sul Lago d’Iseo.

La strada dell'olio a Marone - The oil road in Marone

L’Amministrazione Comunale, nell’ottica della valorizzazione e promozione del territorio e dei prodotti locali, istituisce questo percorso di circa 13 km per offrire un nuova proposta al turismo ecosostenibile.

L’itinerario è stato studiato e realizzato al fine di permettere agli utenti di passeggiare lungo il tracciato che collega le Aziende produttrici di olio per dare la possibilità di visitarle, degustare il prodotto principe del paese e godersi i fantastici panorami locali.Il livello di difficoltà del percoso è facile nella totalità, percorribile solo a piedi preferibilmente con scarpe da trekking, ad eccezione di 2 anelli di livello medio, uno nella frazione Colpiano e l’altro in quella di Vello dove è collocata l’area didattica.
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The Municipal Administration, in a view of promotion and valorization of its territory and the local products, established this 13 km trail to offer a new eco-sustainable tourist attraction. The itynerary has been studied and realized to give its users the possibility to walk along this trail that connects all Extra Virgin Olive Oil producers, with the possibility to visit the farms and taste the main product of our territory while enjoing stunning landscapes.Totally and only pedestrian, trekking shoes are advised, the diffuculty level of the trail is fairly low in general with the exception of two parts of medium level located in the hamlet of Collepiano and Vello, where the didactic area is also located.

Marone, un pò di storia - Marone, a bit of history

Marone è collocata in una posizione particolare sulla sponda orientale del Sebino dove l’anfiteatro morenico del medio lago è chiuso dal Monte Marone e più sopra dal Corno Trentapassi. Per questo gode di un microclima estremamente mite sia nella stagione invernale come nella stagione estiva, clima che ha favorito la coltivazione di olivi e la produzione di un olio extra vergine di oliva di qualità. Una produzione che affonda le sue radici in epoca romana, come sembra dimostrino alcuni recuperi archeologici, pietre da frantoio e uno scolatoio per olio, rinvenuti presso i ruderi della villa romana in località “Cò de Ela”.
I primi abitanti di questo paese si insidiarono a metà della costa, in frazioni alte e lontane dai torrenti. Ci sono testimonianze che, in epoca romana, sorgessero insediamenti con alte mura e resti di terme, poi danneggiati nel 1906 durante la costruzione della ferrovia Iseo-Edolo. Nel passato ha fatto la fortuna di Marone la sorgente Festola di grande portata (fino a 600 litri al secondo) che è stata utilizzata, attraverso la realizzazione di una opportuna canalizzazione, per irrigare ma soprattutto come forza idraulica diretta ad alimentare attività di forgiatura, molitura e, dal 1700 in poi, l’attività manifatturiera tessile della lana e della seta. Già in una quattrocentesca descrizione dell’abitato si parla di numerose ruote di mulino sorte lungo il canale della Festola. Nell’Ottocento si sviluppò molto l’impresa della lana, soprattutto relativamente alla produzione di feltro che esiste ancora oggi.

Fino agli anni ’50 del ventesimo secolo Marone si caratterizza come paese fortemente industrializzato nel settore tessile e in quello estrattivo. Dagli anni ’60 in poi comincia un lento declino di alcune attività industriali e comincia a prendere corpo una interessante attività di riconversione della campagna con il passaggio dalla coltivazione della vite (un vino di scarsa qualità) a quella ora prevalente dell’olivo e il contestuale inizio di un timido sviluppo di attività per la fruizione turistica del territorio.

Tale indirizzo operativo e di cambiamento viene recepito e assunto come necessità dalla fine degli anni ’90 a tutt’oggi e vede impegnata l’Amministrazione Comunale in una imponente attuazione di programmi infrastrutturali rivolti ad esaltare le potenzialità turistiche del territorio. Il tutto all’insegna della valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva che si fregia della D.O.P. dei Laghi Lombardi e che ha ottenuto in passato, il significativo riconoscimento della “Sirena d’Oro di Sorrento” nella sezione fruttato-leggero.

Il territorio si presenta con prodotti enogastronomici di qualità come il formaggio SILTER D.O.P., la soppressa De.Co. di Marone (insaccato di maiale) e il pesce di lago (la sardina essicata è la regina del lago).

Inoltre lo sviluppo dell’agriturismo e della ricettività unito alla implementazione delle attrezzature per la fruizione della risorsa “lago” come la valorizzazione dell’Antica Via Valeriana e della pista ciclopedonale Marone-Vello-Toline, con riqualificazione dell’intera sponda orientale del Sebino, vengono continuamente spinti con l’organizzazione di eventi culturali e di manifestazioni a carattere enogastronomico per attrarre un numero sempre più consistente di turisti sia italiani che stranieri.

Marone è composto da 8 frazioni : Marone Centro, Vello, Pregasso, Vesto Gandane, Collepiano, Ponzano, Ariolo e Montemarone.

Le chiese presenti sono 12, di seguito le principali: a Pregasso l'Eremo di San Pietro in Vinculis, la prima parrocchiale di Marone, costruita nel 1400 su uno sperone di roccia, si narra in luogo di un castello distrutto nel 1200, da questa posizione si gode una spettacolare veduta sul lago.

A Vello, borgo caratteristico, la Chiesa del cimitero (restaurata nel 2016) anch’essa del 1400, ex parrocchiale del piccolo borgo, con un campanile a bifore. Poi da vedere la Chiesa di S. Eufemia del 1715, la parrocchiale di Vello. Qui merita passeggiare sulla pista ciclopedonale Vello-Toline, un tratto tra le più belle (la più bella) piste ciclopedonali d'Italia.

A Marone da vedere la Parrocchiale di San Martino di Tours (consacrata nel 1754, con un campanile datato 1874 e alto 24 metri), oltre ai ruderi della villa Romana: una preziosa testimonianza dal passato dell’antichità maronese situata in località Vela dove sono visibili i resti di questo edificio romano del I° secolo d.C.

Dal punto di vista morfologico e naturale non passa inosservato il Monte Guglielmo (il più elevato monte della cerchia del Sebino con i suoi 1957 metri) per raggiungere il quale si percorre un sentiero con panorami mozzafiato. Difficile non segnalare l’itinerario dell’Antica Via Valeriana, probabilmente di origine romana: una mulattiera che ha rappresentato per millenni il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia, recuperata e riaperta nel 2002 per presentarsi oggi come un armonioso incontro tra paesaggio e cultura. Da vedere, salendo lungo la strada che percorre la valle del torrente Opolo e che porta al Monte Guglielmo, il Santuario della Madonna della Rota, costruito nel 1500 inglobando una precedente chiesetta del 1400. Sempre lungo questa strada si trovano Le Falesie, vere palestre di arrampicata naturale.

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Marone is located in a particular position on the eastern shore of the Sebino where the moraine amphitheater of the middle lake is bloched by Monte Marone and above by the Corno Trentapassi. For this reason there is an extremely mild microclimate both in the winter season and in the summer season, a climate that has allowed the cultivation of olive trees and the production of a quality Extra Virgin Olive Oil.

A production that has its roots in Roman times, as it seems to demonstrate some archaeological recoveries, mill stones and an oil drainer, found at the ruins of the Roman villa in the "Cò de Ela" area.

The first inhabitants of this area lived away from the lake shore in the mid hills, hamlets high and distant from the creeks. There are proof of existance of Roman settlements with high walls and thermal baths, further damaged in 1906 during the construction of the Iseo-Edolo railway. In the past the economy of Marone was blessed by the Festola spring (up to 600 liters per second) that was used, through the realization of an appropriate channeling, as irrigation for agricolture purposes and most important as a hydraulic force aimed at feeding forging, milling activities and, from 1700 onwards, the textile manufacturing activity of wool and silk. Already in a fifteenth-century description of the town, numerous mill wheels where mentioned, built along the Festola canal. In the nineteenth century, the wool business had a great expansion, especially in relation to the production of felt that still exists today.

Until the 1950s, Marone was characterized as a highly industrialized country in the textile and mining sectors. From the 1960s onwards a slow decline began in some industrial activities and an interesting agricoltural change from the cultivation of the vine (a poor quality wine) to olive trees and the contextual start of a timid tourist development.

This agricoltural change was really acknowledged at the end of the 1990s and today the Municipal Administration is strongly involved in a big structural implementation focused to develop the touristic appeal of our territory. All this is aimed to enhance the value of theExtra Virgin Olive Oil which is D.O.P. “Lombardy Lakes” certified and in the recent past obtained the “Gold Siren of Sorrento” award in the light fruity category.

The territory offers high quality locally produced food and wine products such as: Silter D.O.P cheese, soppressa DE.CO. of Marone (pork cured meat), lake fish (sundried Sardines are very famous), development of agritourism and tourist facilities around the lake, enhancement of the ancient Via Valeriana and the bicycle route Marone-Vello-Tolinewith a further development of the whole eastern shore of Iseo Lake and organization of cultural events to increase the number of both italian and foreign tourists.

In
Marone there are 8 hamlets: Marone Centro, Vello, Pregasso, Vesto Gandane, Collepiano, Ponzano, Ariolo e Montemarone. To visit in Pregasso the hermitage of San Pietro in Vinculis, the first parish church of Marone, built in 1400 on a rock spur, legend says it was built in place of a castle destroyed in 1200, from this position you can enjoy a spectacular view of the lake. To visit In Vello, a characteristic village, the Church of the cemetery (restored in 2016) also from the 1400s, former parish church of the small village, with mullioned windows on the bell tower. Also worth visiting the S. Eufemia church from 1715, the parish church of Vello. Also very nice to take a walk on the Vello-Toline cycle and pedestrian route, one of the most beautiful trail in Italy.

To visit in Marone: the Parish Church of San Martino di Tours (consecrated in 1754, with a 24 meters high bell tower dated 1874), you can also visit the ruins of the Roman villa: a precious testimony of Marone’s history located in Vela (1st century AD).

From a morphological and natural point of view, Mount Guglielmo does not go unnoticed (the highest mountain in the circle of Sebino with its 1957 meters) to reach the top you follow a path with breathtaking views. Impossible not to mention the itinerary of the Ancient Via Valeriana, probably of Roman origin: a mule track that for thousands of years has represented the obligatory passage to the north and towards Valtrompia, restored and reopened in 2002 it is today an harmonious encounter between landscape and culture. Also very nice to visit, walking up the road that runs through the valley of the Opolo creek and leading toMonte Guglielmo, the Sanctuary of the Madonna della Rota, built in 1500, incorporating a previous church of the 1400s. Along this road you can also find Le Falesie, natural climbing gyms.

Marone, città dell'olio - Marone, city of oil

Il comune di Marone si trova nell'area della D.O.P. Olio Extra Vergine Laghi Lombardi, menzione Sebino. Come da disciplinare, sono presenti tutte le cultivar necessarie alla produzione di olio extra vergine di oliva D.O.P. e si contano oltre 17.000 piante di olivo, risultando il comune più olivetato del Sebino che dal 2001 è entrato a far parte dell’Associazione “Città dell’Olio”.

L’olivicoltura in Lombardia ha origini antichissime, basti pensare che presso i Laghi Lombardi vennero trovati resti di noccioli e frammenti di foglie di olivo che sono stati ricondotti a circa il 2000 a.C.

Gli archeologi hanno inoltre scoperto resti di una pietra di frantoio a Malcesine (VR) riconducibile all’epoca romana dell’imperatore Massenzio (306-312 d.C.), segno che l’olivicoltura non si arrestò durante questo periodo e fu anzi incoraggiata. Il poeta Claudiano (sec. IV d.C.) nei suoi poemi cita le selve d’olivi che cingono le rive dei laghi retici, segno che l’olivicoltura in quell’epoca era presente non solamente sul Lago di Garda, bensì anche nei laghi considerati minori, come il Lario ed il Lago d’Iseo, anche a Marone sono stati rinvenuti reperti di epoca romana come pietre da frantoio e uno scolatoio per olio, presso i ruderi della villa romana in località “Cò de Ela”.

Nel corso dei secoli la produzione dell’olio lombardo ha mostrato andamenti altalenanti, come nel resto della penisola. La coltivazione degli olivi si espanse nel XIII sec. grazie ai monaci Francescani, per poi arrestarsi durante le invasioni barbariche e riprendersi nel medioevo grazie all’opera dei monaci Benedettini e Cistercensi raggiungendo il massimo sviluppo nel 1500.

Nel 1600, con la dominazione spagnola e l’introduzione di una pesante tassa sugli oliveti, la produzione subisce un nuovo arresto, per riprendersi durante l’illuminismo, grazie allo sviluppo del libero mercato e all’abolizione dell’imposta. Con l’avvento dell’era industriale molti oliveti vengono sostituiti da varietà più resistenti alle rigide temperature invernali tipiche della zona e l’olio dei Laghi Lombardi diviene così un prodotto di nicchia, raro e apprezzato dagli estimatori.

La diffusione dell’olivicoltura sul Lago d’Iseo è avvenuta a partire dalle zone più adatte alla coltivazione di questa specie ed in particolar modo le località solive e riparate dai freddi alpini.

Tra i primi comuni olivetati del lago, citati nei testi antichi, troviamo Predore, Riva di Solto, Montisola e Marone, con particolare riferimento alla frazione di Vello (segnalato storicamente tra le zone più olivetate del Sebino molto probabilmente per le sue caratteristiche morfologiche e microclimatiche).
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The town of Marone is located in the DOP area of the Lombardia Lakes Extra Virgin Olive Oil, “Sebino Mention”.As specified in the disciplinary policy, all the cultivars necessary to produce DOP Extra Virgin Olive Oil are present in the Marone territory. In the municipal area there are more than 17000 olive trees making Marone the town with the most olive trees in Lake Iseo region, since 2001 Marone entered in the “City of Oil” National Association.

Olive growing in Lombardy has very ancient origins, remains of olive core and fragments of olive leaves dating back to about 2000 BC had been found on theLombardy Lakes. Archaeologists have also discovered the remains of a mill stone in Malcesine dating back to Roman era of Maxentius Emperor (306-312 AD), a sign that olive growing did not stop during this period and was indeed encouraged.

The poet Claudian (4th century AD) in his poems mentions the olive groves that surround the shores of the Rhaetian lakes, a sign that olive growing at that time was present not only on Lake Garda, but also in the minor lakes like Lario and Sebino. At the beginning of Marone territory some remains of oil mill stones and an oil drainer were also found in the Roman Villa ruins of “Cò de Ela” area.

Over the centuries the production of Olive Oil in Lombardy has shown ups and downs, as in the rest of Italy. Olive trees cultivation expanded in the 13th century thanks to the Franciscan monks, it was stopped during the barbarian invasions and then resumed in the Middle Ages thanks to the work of the Benedictine and Cistercian monks reaching their maximum development in 1500.

In 1600 during the Spanish domination and the introduction of a heavy tax on olive groves, production was stopped again, to recover during the Age of Enlightenment, thanks to the development of the free market and the abolition of the tax. During Industrial Expansion age many olive groves were replaced with cultivars more resistant to the harsh winter temperatures typical of the area and the oil of the Lombardy lakes became a niche product, rare and appreciated by estimators.

The spread of olive trees cultivation on Lake Iseo started on those areas more suitablet for the cultivation of this species, especially on sunny areas sheltered from the cold winds of the Alps.

Among the first municipalities cultivated with olive trees mentioned in ancient texts we find Predore, Riva di Solto, Montisola and Marone with particular reference to the small hamlet of Vello (historically reported as one of the most olive groves cultivated in the Sebino region, most probably due to its morphological and microclimatic characteristics).

Olio extravergine di oliva DOP "laghi lombardi" e peculiarità - Extra virgin olive oil D.O.P. "lombardy lakes" and peculiarity

Il bacino del lago d’Iseo e del lago di Como si trovano ad una latitudine teoricamente non adatta alla coltivazione dell’olivo; in realtà le acque dei laghi funzionano come grandi serbatoi, in grado di accumulare calore ed umidità durante il periodo estivo e di restituirla nei mesi invernali, creando un microclima straordinariamente mite nel cuore dell’Italia del nord. Questo, unito alla fertilità dei suoli di origine morenica, ha consentito lo sviluppo dell’olivicoltura. Nel 1997 l’olio dei Laghi Lombardi ottiene dalla Comunità Europea il riconoscimento D.O.P., con il Reg. CEE n° 2325/97 del 24/11/1997 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 07/10/98 n° 234.
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The basin of Lake Iseo and Lake Como lie at a latitude theoretically unsuitable for olive cultivation, in reality water function as large reservoirs, capable of accumulating heat and humidity during the summer period and returning it in the winter months creating an extraordinarily mild microclimate in the heart of northern Italy. This, along with the fertility of morainic soil, has allowed the development of olive growing.

The DOP certification was obtained in 1997 from the EuropeanCommunity, with the EEC Reg. No. 2325/97 of 11/24/1997 and published in the Official Gazette of 07/10/98 n ° 234. 

Profilo organolettico dell'olio del lago d'Iseo - Organolettic profile of lake Iseo extra virgin olive oil

L’olio del Sebino si presenta con un colore giallo con riflessi dorati, al naso si presenta con un fruttato leggero-medio dove possono essere presenti richiami alla mandorla fresca, all’erba tagliata, al carciofo ed alle erbe aromatiche. In bocca si percepiscono leggere sensazioni di amaro e di piccante che rendono l’olio delicato ed armonico.

La leggerezza e la delicatezza tipici di questi oli consentono di utilizzarli su varie pietanze: con gli antipasti, su pesce di lago, su carpaccio di carne o bresaola, su formaggi e verdure, come condimento su insalate, paste, minestre e addirittura nella preparazione di alcuni dolci.
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The Sebino oil has a yellow color with golden reflections, the smell shows a light-medium fruitiness whit references to fresh almond, cut grass, artichoke and aromatic herbs. In the mouth, slight bitter and spicy sensations are perceived making the oil delicate and harmonious.

The lightness and delicacy typical of these oils allow them to be used on various dishes: with appetizers, on lake fish, on meat carpaccio or bresaola, on cheeses and vegetables, as a dressing on salads, pasta and soups and even in the preparation of some desserts.

AIPOL - AIPOL

Nasce nel 1983 come Associazione Interprovinciale Olivicola Lombarda al servizio completo di assistenza tecnica sull’intero comparto olivicolo finalizzato a produzione di olio extra vergine di oliva di qualità.

AIPOL da sempre organizza corsi di potatura, convegni, seminari, degustazioni e svolgendo monitoraggi fitosanitari negli oliveti, nel 2016 si è trasformata in cooperativa agricola ampliando i servizi di assistenza con analisi olio, analisi terreno, fornitura piante ed altri materiali, fornendo consulenza nella compilazione dei registri olio, etichettature ed ufficializzando 2 commissioni d’assaggio olio riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole.

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Aipol was founded in 1983 as an inter-provincial association of Lombardy olive producers as a full technical assistance service on the entire olive-growing sector aimed at producing quality extra-virgin olive oil.

AIPOL is constantly active with pruning training courses, conferences, seminars, tastings and phytosanitary monitoring in olive groves. In 2016 it became an agricultural cooperative expanding assistance services with oil analysis, soil analysis, supply of plants and other materials, support with paperworks and labeling. AIPOL has two internal tasting commissions (PANEL) recognized by the Ministry of Agricolture.

SBRESA - Olivo autoctono del Sebino - autochthonous olive of Sebino Lake

È una pianta coriacea con chioma abbastanza espansa e globosa. Sebbene sia autofertile si avvantaggia dell'impollinazione incrociata con altre varietà. Secondo alcuni potrebbe trattarsi di un ecotipo del Frantoio, l'infiorescenza è media sia in lunghezza che per numero di fiori (16-18); l'aborto dell'ovario è medio. La drupa presenta una maturazione scalare. La produzione, alta e costante, avviene soprattutto nella zona del Sebino e nelle altre zone olivicole della bergamasca. A seguito di un rinato interesse per l’olivicoltura, soprattutto sulle sponde del lago d’Iseo, sono stati portati alla luce resti di frantoi romani e si è iniziato uno studio (condotto da appassionati e produttori) sulle cultivar storicamente presenti sul territorio che ha portato alla scoperta di ceppi ultra millenari probabilmente portati dai Romani durante l’espansione dell’impero, dai quali è stata recuperata una cultivar comunemente chiamata Sbresa (o Sbressa), che può essere considerata una variazione o adattamento del Frantoio. Si ricava un olio che ha una elevata percentuale di acido oleico, la resa in olio è discreta: 16-18%.

Il risultato è un olio leggero e profumato, fruttato armonico con note di piccante, in più ha bassa acidità (0,2%) ed un alto contenuto in polifenoli, è caratterizzato da un fruttato verde con note di mandorla, mela e banana che si fondono in una pasta corposa dalla ridotta amarezza e piccantezza che al termine dell’assaggio lascia in bocca una piacevole sensazione di mandorla verde. Un olio che rappresenta sia la tipicità dell’area che la sua storia.
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It is a coriaceous plant with expanded globular crown. Although self-fertile it takes advantage of cross-pollination with other varieties. According to some it could be an ecotype of Frantoio, inflorescence is in average both in length and in number of flowers (16-18); abortion of the ovary is medium. Ripening of the drupe is gradual.

The production, high and constant, is located mainly in the Sebino area and in the other olive-growing areas of the Bergamo provence.

Following a renewed interest in olive growing, especially on the shores of Lake Iseo. Following a renewed interest in olive growing, especially on the shores of Lake Iseo, the remains of Roman mills have been brought to light - a study (conducted by enthusiasts and producers) on the cultivars historically present in the area that has led to the discovery of ultra millennial strains probably brought by the Romans during the expansion of the empire, from which a cultivar commonly called Sbresa (or Sbressa) was recovered, Sbresa can be considered a variation or adaptation of the Frantoio.

Frantoio - Frantoio

Quando si parla di olivo Frantoio si fa riferimento ad una particolare varietà della pianta di olivo che, con ogni probabilità proviene dalla regione Toscana ed è tra le varietà maggiormente coltivate sia in territorio nostrano che in campo europeo ed internazionale. Dobbiamo questa larga diffusione per le sue particolari caratteristiche, sia dal punto di vista produttivo che qualitativo. L’olivo frantoio è un albero di grandezza media, con uno sviluppo decisamente vigoroso, dotato di larga chioma, e una ramificazione principale molto fitta. L’impollinazione dell’olivo frantoio risulta essere piuttosto differenziata e su questa fase possono essere importanti le influenze di tante altre varietà di olivo, come ad esempio il Leccino. Altra particolare caratteristica di questo olivo sono le infiorescenze particolarmente lunghe, che comprendono tutta una serie di fiori dalle elevate dimensioni. Questa particolare varietà di olivo presenta una fruttificazione piuttosto vigorosa e, al tempo stesso, anche molto abbondante sotto il profilo quantitativo, regolare, ma anche tardiva. Proprio quest’ultima caratteristica permette alla pianta di olivo di contare su una maggiore protezione nei confronti del freddo.

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When we talk about Frantoio we refer to a particular variety of the olive tree which, with all probability comes from the Tuscany region and is among the most cultivated varieties in our territory, in Europe and internationally. Frantoio is widely spread due to a constant and generous production and also due to an excellent taste of the Oil produced from it. Frantoio is a medium size tree with a globular crown characterized by a rather vigorous growth. The pollination is rather differentiated and can be influenced by the presence of many other olive varieties, such as the Leccino. Another particular feature of this olive tree is its particularly long inflorescences, which include series of large flowers.

This particular cultivar offers an abundant production of olives with a late ripening.

Leccino - Leccino

Di probabile origine toscana, il Leccino è una delle cultivar dalla diffusione più ampia sul territorio italiano. La sua grande resistenza alle avversità principali e la capacità d'adattamento a più terreni, insieme alla buona qualità dell'olio, sono i connotati principali che hanno determinato il suo gran successo e apprezzamento. Pianta di taglia medio grande, la chioma è espansa e fitta, mentre i rami hanno cime risalenti.

L'infiorescenza è piuttosto corta e con fiori in media numerosi e grandi.

La maturazione dei frutti è contemporanea e precoce. Le drupe, che spesso si presentano in grappolini di 3-5, hanno bassa resistenza al distacco. La produttività è piuttosto costante.

Resa in olio media: 18-21%. L'olio, giallo dorato con riflessi verdi, è di ottima qualità ma, per alcuni, senza particolari picchi aromatici; dal sapore fresco, poco fruttato, leggermente amaro e piccante; alcuni vi scorgono note di erbe aromatiche.

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Probably of Tuscan origin, the Leccino is one of the most widespread cultivars on the Italian territory. Its great resistance to the main adversities and the ability to adapt to more terrains, together with the good quality of the oil, are the main features that have determined its great success and appreciation. Medium-large size tree with dense and expanded crown. The inflorescence is rather short with an average number of big sized flowers. Fruit ripen early at the same time. The drupes, which often comes in bunches of 3-5, have low resistance to detachment. Productivity is fairly constant, oil yeld is around 18-21%. The oil, golden yellow with green reflections, is excellent in quality without any particular aromatic peaks; fresh, slightly fruity, slightly bitter and spicy; some can find notes of aromatic herbs.

Pendolino - Pendolino

Pianta mediamente vigorosa con chioma mediamente espansa e piuttosto folta, origine Toscana. Varietà molto diffusa è conosciuta in tutta Italia come impollinatrice essendo la più importante per tale uso. Le piante sono caratterizzate da una buona vigoria e da rami fruttiferi molto lunghi, flessuosi e pendenti che conferiscono agli alberi il portamento caratteristico che ne giustifica il nome. Le foglie sono strette e di forma lanceolata, i frutti ellissoidali e leggermente asimmetrici sono di medie dimensioni. La produttività è sempre elevata e costante, la maturazione dei frutti è precoce e contemporanea.

La quantità di olio ottenibile è abbondante e la sua qualità, finora sottovalutata, è eccellente.

L’olio infatti è caratterizzato da apprezzabili peculiarità organolettiche.

Varietà rustica, resiste bene anche al freddo.
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Medium vigorous tree with expanded crown, tuscany origin. Cultivar widley spread throughout Italy for its particular function as pollinator. The plants are characterized by a healthy vigor and very long, flexible and hanging branches that give the trees the characteristic pendulous look that justifies their name. The leaves are narrow and lanceolate, olives are ellipsoidal and slightly asymmetrical, medium size.

Productivity is always high and constant and fruit ripening is early and contemporary. The quantity of oil obtainable is abundant and its quality, so far underestimated, is excellent. In fact, the oil is characterized by appreciable organoleptic peculiarities. Rustic variety, well resistant even in cold locations.

Casaliva - Casaliva

Albero di buon vigore, originario del lago di Garda, dal portamento gentile, con chioma globoso-allungata e di colore scuro, con molti rami penduli. I rami di 1-3 anni sono di colore grigio-chiaro ed hanno portamento pendulo. Varietà diffusa nella zona dei laghi Lombardi.

Buona resistenza al freddo. I frutti sono di pezzatura media e di resa molto elevata, è parzialmente autofertile ma, si avvantaggia dell'impollinazione incrociata con il Pendolino. L'infiorescenza è media sia in lunghezza che per numero di fiori (16-18), la drupa presenta una maturazione tardiva e scalare. Dai suoi frutti si produce un olio delicato e profumato, dall’aroma vagamente fruttato con note di amaro e piccante e dal buon contenuto di polifenoli.
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Healthy vigorous tree native of Lake Garda with a semi-pendulous posture and globose-elongated crown of dark green color. The 1-3 year old branches are light gray and have a pendulous posture. Widespreaded Cultivar in the area of the Lombardi lakes. Good cold resistance.

The fruits are medium size and have very high oil yield, it is partially self-fertile but cross-pollination with the Pendolino is welcomed.

The inflorescence is medium size both in length and in number of flowers (16-18), the drupe has a late and gradual ripening. Its olives produce a delicate and fragrant oil, a medium fruity aroma with bitter and spicy notes and a good content of polyphenols.

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Ultimo aggiornamento
02 ottobre 2023