Marone è collocata in una posizione particolare sulla sponda orientale del Sebino dove l’anfiteatro morenico del medio lago è chiuso dal Monte Marone e più sopra dal Corno Trentapassi. Per questo gode di un microclima estremamente mite sia nella stagione invernale come nella stagione estiva, clima che ha favorito la coltivazione di olivi e la produzione di un olio extra vergine di oliva di qualità. Una produzione che affonda le sue radici in epoca romana, come sembra dimostrino alcuni recuperi archeologici, pietre da frantoio e uno scolatoio per olio, rinvenuti presso i ruderi della villa romana in località “Cò de Ela”.
I primi abitanti di questo paese si insidiarono a metà della costa, in frazioni alte e lontane dai torrenti. Ci sono testimonianze che, in epoca romana, sorgessero insediamenti con alte mura e resti di terme, poi danneggiati nel 1906 durante la costruzione della ferrovia Iseo-Edolo. Nel passato ha fatto la fortuna di Marone la sorgente Festola di grande portata (fino a 600 litri al secondo) che è stata utilizzata, attraverso la realizzazione di una opportuna canalizzazione, per irrigare ma soprattutto come forza idraulica diretta ad alimentare attività di forgiatura, molitura e, dal 1700 in poi, l’attività manifatturiera tessile della lana e della seta. Già in una quattrocentesca descrizione dell’abitato si parla di numerose ruote di mulino sorte lungo il canale della Festola. Nell’Ottocento si sviluppò molto l’impresa della lana, soprattutto relativamente alla produzione di feltro che esiste ancora oggi.
Fino agli anni ’50 del ventesimo secolo Marone si caratterizza come paese fortemente industrializzato nel settore tessile e in quello estrattivo. Dagli anni ’60 in poi comincia un lento declino di alcune attività industriali e comincia a prendere corpo una interessante attività di riconversione della campagna con il passaggio dalla coltivazione della vite (un vino di scarsa qualità) a quella ora prevalente dell’olivo e il contestuale inizio di un timido sviluppo di attività per la fruizione turistica del territorio.
Tale indirizzo operativo e di cambiamento viene recepito e assunto come necessità dalla fine degli anni ’90 a tutt’oggi e vede impegnata l’Amministrazione Comunale in una imponente attuazione di programmi infrastrutturali rivolti ad esaltare le potenzialità turistiche del territorio. Il tutto all’insegna della valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva che si fregia della D.O.P. dei Laghi Lombardi e che ha ottenuto in passato, il significativo riconoscimento della “Sirena d’Oro di Sorrento” nella sezione fruttato-leggero.
Il territorio si presenta con prodotti enogastronomici di qualità come il formaggio SILTER D.O.P., la soppressa De.Co. di Marone (insaccato di maiale) e il pesce di lago (la sardina essicata è la regina del lago).
Inoltre lo sviluppo dell’agriturismo e della ricettività unito alla implementazione delle attrezzature per la fruizione della risorsa “lago” come la valorizzazione dell’Antica Via Valeriana e della pista ciclopedonale Marone-Vello-Toline, con riqualificazione dell’intera sponda orientale del Sebino, vengono continuamente spinti con l’organizzazione di eventi culturali e di manifestazioni a carattere enogastronomico per attrarre un numero sempre più consistente di turisti sia italiani che stranieri.
Marone è composto da 8 frazioni : Marone Centro, Vello, Pregasso, Vesto Gandane, Collepiano, Ponzano, Ariolo e Montemarone.
Le chiese presenti sono 12, di seguito le principali: a Pregasso l'Eremo di San Pietro in Vinculis, la prima parrocchiale di Marone, costruita nel 1400 su uno sperone di roccia, si narra in luogo di un castello distrutto nel 1200, da questa posizione si gode una spettacolare veduta sul lago.
A Vello, borgo caratteristico, la Chiesa del cimitero (restaurata nel 2016) anch’essa del 1400, ex parrocchiale del piccolo borgo, con un campanile a bifore. Poi da vedere la Chiesa di S. Eufemia del 1715, la parrocchiale di Vello. Qui merita passeggiare sulla pista ciclopedonale Vello-Toline, un tratto tra le più belle (la più bella) piste ciclopedonali d'Italia.
A Marone da vedere la Parrocchiale di San Martino di Tours (consacrata nel 1754, con un campanile datato 1874 e alto 24 metri), oltre ai ruderi della villa Romana: una preziosa testimonianza dal passato dell’antichità maronese situata in località Vela dove sono visibili i resti di questo edificio romano del I° secolo d.C.
Dal punto di vista morfologico e naturale non passa inosservato il Monte Guglielmo (il più elevato monte della cerchia del Sebino con i suoi 1957 metri) per raggiungere il quale si percorre un sentiero con panorami mozzafiato. Difficile non segnalare l’itinerario dell’Antica Via Valeriana, probabilmente di origine romana: una mulattiera che ha rappresentato per millenni il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia, recuperata e riaperta nel 2002 per presentarsi oggi come un armonioso incontro tra paesaggio e cultura. Da vedere, salendo lungo la strada che percorre la valle del torrente Opolo e che porta al Monte Guglielmo, il Santuario della Madonna della Rota, costruito nel 1500 inglobando una precedente chiesetta del 1400. Sempre lungo questa strada si trovano Le Falesie, vere palestre di arrampicata naturale.
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Marone is located in a particular position on the eastern shore of the Sebino where the moraine amphitheater of the middle lake is bloched by Monte Marone and above by the Corno Trentapassi. For this reason there is an extremely mild microclimate both in the winter season and in the summer season, a climate that has allowed the cultivation of olive trees and the production of a quality Extra Virgin Olive Oil.
A production that has its roots in Roman times, as it seems to demonstrate some archaeological recoveries, mill stones and an oil drainer, found at the ruins of the Roman villa in the "Cò de Ela" area.
The first inhabitants of this area lived away from the lake shore in the mid hills, hamlets high and distant from the creeks. There are proof of existance of Roman settlements with high walls and thermal baths, further damaged in 1906 during the construction of the Iseo-Edolo railway. In the past the economy of Marone was blessed by the Festola spring (up to 600 liters per second) that was used, through the realization of an appropriate channeling, as irrigation for agricolture purposes and most important as a hydraulic force aimed at feeding forging, milling activities and, from 1700 onwards, the textile manufacturing activity of wool and silk. Already in a fifteenth-century description of the town, numerous mill wheels where mentioned, built along the Festola canal. In the nineteenth century, the wool business had a great expansion, especially in relation to the production of felt that still exists today.
Until the 1950s, Marone was characterized as a highly industrialized country in the textile and mining sectors. From the 1960s onwards a slow decline began in some industrial activities and an interesting agricoltural change from the cultivation of the vine (a poor quality wine) to olive trees and the contextual start of a timid tourist development.
This agricoltural change was really acknowledged at the end of the 1990s and today the Municipal Administration is strongly involved in a big structural implementation focused to develop the touristic appeal of our territory. All this is aimed to enhance the value of theExtra Virgin Olive Oil which is D.O.P. “Lombardy Lakes” certified and in the recent past obtained the “Gold Siren of Sorrento” award in the light fruity category.
The territory offers high quality locally produced food and wine products such as: Silter D.O.P cheese, soppressa DE.CO. of Marone (pork cured meat), lake fish (sundried Sardines are very famous), development of agritourism and tourist facilities around the lake, enhancement of the ancient Via Valeriana and the bicycle route Marone-Vello-Tolinewith a further development of the whole eastern shore of Iseo Lake and organization of cultural events to increase the number of both italian and foreign tourists.
In Marone there are 8 hamlets: Marone Centro, Vello, Pregasso, Vesto Gandane, Collepiano, Ponzano, Ariolo e Montemarone. To visit in Pregasso the hermitage of San Pietro in Vinculis, the first parish church of Marone, built in 1400 on a rock spur, legend says it was built in place of a castle destroyed in 1200, from this position you can enjoy a spectacular view of the lake. To visit In Vello, a characteristic village, the Church of the cemetery (restored in 2016) also from the 1400s, former parish church of the small village, with mullioned windows on the bell tower. Also worth visiting the S. Eufemia church from 1715, the parish church of Vello. Also very nice to take a walk on the Vello-Toline cycle and pedestrian route, one of the most beautiful trail in Italy.
To visit in Marone: the Parish Church of San Martino di Tours (consecrated in 1754, with a 24 meters high bell tower dated 1874), you can also visit the ruins of the Roman villa: a precious testimony of Marone’s history located in Vela (1st century AD).
From a morphological and natural point of view, Mount Guglielmo does not go unnoticed (the highest mountain in the circle of Sebino with its 1957 meters) to reach the top you follow a path with breathtaking views. Impossible not to mention the itinerary of the Ancient Via Valeriana, probably of Roman origin: a mule track that for thousands of years has represented the obligatory passage to the north and towards Valtrompia, restored and reopened in 2002 it is today an harmonious encounter between landscape and culture. Also very nice to visit, walking up the road that runs through the valley of the Opolo creek and leading toMonte Guglielmo, the Sanctuary of the Madonna della Rota, built in 1500, incorporating a previous church of the 1400s. Along this road you can also find Le Falesie, natural climbing gyms.